marco carta intervista
Credits: Instagram @marcocartaoff @simoneangiulli
in

Marco Carta: “Non sono Cristoforo Colombo, non ho scoperto l’America ma, ho fatto del mio”

Marco Carta ci ha raccontato del suo brano Mala Suerte e di come ha voluto sperimentare con suoni elettro, pop e reggaeton

album-art

Marco Carta: “Non sono Cristoforo Colombo, non ho scoperto l’America ma, ho fatto del mio”

Marco Carta ci ha raccontato del suo brano Mala Suerte e di come ha voluto sperimentare con suoni elettro, pop e reggaeton.

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura e Simone Rossi a Marco Carta all’interno di Compagni di Merenda: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00.

 1_Mala Suerte, il tuo ultimo singolo uscito lo scorso 7 Maggio 2021, è leggero nelle sonorità ma ha un testo importante.

Mala suerte è un pezzo divertente che sa il fatto suo, ha un testo elaborato. Racconta qualcosa di cui spesso non si parla e si omette addirittura a se stessi: la fine di un rapporto con una persona con cui stiamo da anni ma che non amiamo più. È un fallimento alla fine, per questo rimane un qualcosa di tacito, etereo.

Le rotture avvengono per conto di terzi ma anche per altro. La canzone parla proprio di questo. Il testo è “coraggioso”. Tutti mi chiedono se è autobiografica ma io rispondo che è successo anche a me.

3_ Hai definito il tuo pezzo come un “incontro tra suoni gitani, reggaeton ma senza deriva cafone”.

Non ho usato questo termine: ho detto direttamente che il reggaeton è cafone. Quel genere che arriva soprattutto dall’America Latina ti porta a twerkare: ci sono delle cose carine ma che ricadono tutte nel copia e incolla. In questo senso parlo di cafonata perché sono cose viste e riviste con suoni pesanti.

Mala Suerte è reggaeton con una base elettronica e molto pop: è un intrecciarsi di sperimentazioni. Non sono Cristoforo Colombo, non ho scoperto l’America, ma ho fatto del mio.

4_ Hai realizzato il brano don dj Angemi?

Sempre con lui che, ha prodotto il pezzo insieme a Mauro Pilato.

Marco Carta: “Ho fatto del mio”

5_ Hai iniziato un cambiamento già ai tempi di La Forza mia, con sonorità forti e consapevoli. In Domeniche da Ikea hai compiuto un passo in più. In Mala Suerte invece, la trasformazione è stata anche fisica non solo musicale.

Sono contento che piaccia. Viviamo in una società in cui siamo liberi di dire tutto ciò che vogliamo, nel bene e nel male. Il prossimo passo per la totale uguaglianza, educazione civica in tutti i sensi, è riuscire a dirlo senza offendere. Il “non mi piace” si può dire ma in maniera educata. Il cambio di look era per lanciare il singolo non per ricevere pareri: il platino mi piace, devo stare bene io poi, ben venga che piaccia anche agli altri.

6_ Cosa farai questa estate, qualche data?

Stiamo cercando di aprire – figurati di chiudere – il calendario. Le comunicheremo quando ne avremo almeno un paio sicure: 4 di oggi equivalgano a 10 di anni fa!

7_ Hai in programma un album?

L’album uscirà tra settembre e ottobre. Sarà sicuramente un disco che vedrà protagonista questo mio cambiamento musicale: elettronica e pezzi up-tempo. Non voglio però rinunciare in nessun modo a ciò che mi piace. Sarà un ritorno alle origini in versione 2.0 con ballate fresche, sintetiche, dove la voce fa da padrona.

Written by Redazione Lattemiele

Il miglior repertorio musicale 24 ore su 24, spaziando dagli anni ‘70 ad oggi con una scaletta attentamente studiata e selezionata.

Sara Ventura e Simone Rossi

Compagni di merenda 18 giugno

Claves LatteMiele

Alla buon’ora 18 giugno