Denise Faro in America
Foto di Denise Faro in America Credits: IG @denisefaro
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Denise Faro: «”Libera e se mi va” è un regalo mio e di Vasco a tutte le donne»

Denise Faro ci ha raccontato del singolo “Libera e se mi va” scritta da Vasco Rossi. Leggi e ascolta l’intervista alla cantante!

Denise Faro ci ha raccontato del singolo “Libera e se mi va” scritta da Vasco Rossi. Leggi e ascolta l’intervista alla cantante!

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Denise Faro: «”Libera e se mi va” è un regalo mio e di Vasco a tutte le donne»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Denise Faro all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni venerdì dalle 21.00.

1_ Come stai vivendo l’accoglienza italiana?

È strano. È casa mia ma a livello lavorativo non ero mai riuscita a entrare nel mondo musicale. Ho fatto musical e cinema, ma mai musica. Ho delle porte aperte e si stanno muovendo delle cose, come il tour estivo.

2_ Qual è la storia del tuo successo?

È particolare, ci sono state cose strane. Faccio un musical, “Il Mondo di Patty”, e fingo di parlare spagnolo per andare in Spagna.

Lì vengo notata da un talent scout che mi porta in Messico. Io non capisco nulla della lingua e avevo capito che il talent fosse in Spagna, invece era a Città del Messico (ride, ndr).

Non arrivo in finale, ma inizia un percorso che mi fa vincere il Festival “Viña del Mar” in Cile, che è una sorta di Eurovision, per intenderci. Mi si aprono tutte le porte e diventa una carriera. Tutto è nato da una bugia.

Il talent era La Academia Bicentenario. È come “Amici”, ma sei in una casa con le telecamere come il “Grande fratello”. Eravamo in cinquanta ed ero la sola che non parlava spagnolo, non potevamo nemmeno parlare inglese e mi lasciavano ogni tanto dire qualche parola in italiano.

Ho imparato lo spagnolo lì dentro.

3_ Ti portò molta popolarità?

Sì. Dalla sera alla mattina dopo Viña del Mar ho avuto fanclub, duetti, pupazzetti, striscioni. Improvvisamente cantai “Fuorigioco”, una mia canzone, con Samo, che fa parte dei “Camila”, un gruppo musicale messicano di cui ero fan.

Denise Faro: Los Angeles e l’incontro con Vasco Rossi

4_ Poi sei andata a Los Angeles

Volevo imparare l’inglese. Nella mia testa volevo essere trilingue per la carriera che volevo intraprendere. Mi hanno sempre attirato le vibes delle star. Ci dovevo stare tre mesi ma poi sono diventati nove anni e sono successe tante cose belle.

5_ Lì hai conosciuto Vasco Rossi, com’è accaduto?

Le cose succedono quando devono succedere. Ero a Los Angeles a un evento con degli italiani e c’era lui. Mi sono presentata. Vasco è stato super cordiale e abbiamo fatto “click”, ci sentivamo a nostro agio. Come artista è irraggiungibile, ma è una persona umile e sensibile. In quelle occasioni ti rendi conto che siamo tutti uguali.

È nata un’amicizia e gli ho fatto sentire le mie canzoni. Gli ho regalato il primo vinile e mi ha chiesto di firmarlo perché sono un artista.

6_ Nel 2019 hai aperto due suoi concerti a San Siro.

Non ero prevista, ecco perché ci sono solo in due date. Gliel’ho chiesto, lui ci ha pensato e mi ha fatto questo regalo. Ero incosciente di quello che stavo per fare. Non avevo mai visto San Siro da dentro.

Sapevo che lui era famoso, ma non avevo metabolizzato e mi è salita l’emozione il giorno del concerto.

Mi avevano detto che il pubblico di Vasco è duro, invece mi hanno accolto e si sono divertiti con me in attesa del cantante principale.

Vasco è bravo, perché mi ha annunciata sui social, facendo familiarizzare i fan con la persona che apre.

7_ Poi arriva “Libera e se mi va”

È stato un regalo, una sorpresa. Me l’ha detto in una normale conversazione e sono rimasta senza parole. Ho chiesto se fosse vero e me l’ha fatta sentire solo a demo conclusa. Io sono rimasta con la curiosità e la canzone da sentire, ma è arrivata molto presto.

8_ Hai mai avuto paura di cantare un pezzo scritto da lui?

Nessuno avrebbe detto di no a una canzone scritta da Vasco Rossi, non avrebbe senso.

Io ero felicissima e gli ho detto il mio parere in maniera sincera. Non ero preoccupata che fosse brutta, ma se non l’avessi sentita mia l’avrei detto, perché non avrebbe avuto senso sprecare un pezzo con me.

Invece, l’ha scritta pensando a me e c’era molto del mio essere donna. Mi ci sono ritrovata subito. Siamo stati in studio insieme e ho conosciuto la sua parte più professionale. Ti fa rifare le cose mille volte.

Lui mi ha regalato la canzone, l’ha sentita sua. Ha quindi voluto ampliare il progetto per destinarla a tutte le donne. Per la prima volta ha prodotto un brano non suo. Voleva che attirassi l’attenzione con le emozione e facessi voltare le persone per sentire la canzone.

Written by Redazione Lattemiele

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