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Lo spleen tropicale di Fractae ospite a What’s Up

FRACTAE è il nuovo progetto artistico di Paolo Caruccio: voce, autore e producer.
Polistrumentista e appassionato di ogni forma di creatività, ha tenuto concerti in tutta Italia e all’estero suonando in numerosi festival, rassegne e concorsi: vincitore di Pagella Rock 2007, Alta Frequenza 2011, Songwriting Camp Sony 2018, finalista di Area Sanremo nelle edizioni 2013 e 2016, di Poesia Per Musica 2011 e Premio InediTO 2017 con il brano “Cartina Corta”, insignito di una menzione speciale per il testo.

Ha scritto musiche e sonorizzazioni per spot pubblicitari e cortometraggi collaborando con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino. Lavora come autore e producer nel suo “Turbopop” studio ai Docks Dora di Torino dopo l’esperienza al Transeuropa Studio sotto la guida di Fabrizio Chiapello dal 2012 al 2014 e all’Hit Factory di Milano dal 2014 al 2015.

Il 21 Ottobre 2016 è uscito per Costello’s il primo singolo “Cartina Corta”, girato a Dalston nel cuore della nightlife londinese. “Cartina Corta” racconta serata i cliché e qualche ipocrisia della vita mondana attraverso lo sguardo e i sentimenti di una ragazza.

Il 28 Marzo 2017 è stato presentato il remix di HWIR (The Circle). Il brano è stato inserito nella playlist che viene suonata durante le partite allo Juventus Stadium.

Il 5 Luglio 2017 è uscito “Spleen Tropicale”, secondo singolo di FRACTAE in collaborazione con Bea Zanin. La parola “spleen” utilizzata per esprimere malinconia e insoddisfazione immotivata viene contrapposta alla spensieratezza del mood tropicale.
Il suono vuole tracciare una linea immaginaria tra Calvin Harris e Giuni Russo, tra Drake e i Righeira. “Spleen Tropicale” fa il verso alle hit, esplorando con leggerezza e ironia quei momenti di vacanza in cui ci si sente fuori luogo. Il brano è stato lanciato con una
performance durante la Torino Fashion Week 2017.

Il 31 Gennaio 2018 è uscita “IMADNV” in collaborazione con RKH Music.
IMADNV è una citazione del capolavoro omonimo di Renato Zero, sebbene inversamente proporzionale al suo significato.
È una canzone che parla di noi oggi: del nostro senso di smarrimento ma anche della voglia di riscatto. L’umanità senza filtri nelle sue espressioni più sincere è ciò che si racconta nel video girato a New York, con la videocamera immersa in un oceano di persone
pieno di speranze e contraddizioni.

Il 22 ottobre è uscita per la label torinese RKH “Torino è una droga”, prodotta in collaborazione con Jack Sapienza. Lo street video del brano, a cura di Andrea Dipa, è una storia bevuta ai Murazzi in bicchieri di plastica a 130 bpm; mentre luci led squarciano il
buio del club, vite bruciate si mescolano con baci al gusto di vodka finché non sorge il sole. È la fotografia di una città che vive di estasi e paranoie nello stesso pantone di grigio che unisce il cielo con l’asfalto.

Written by Redazione Lattemiele

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