Will intervista
Credits: IG @will_buse
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Will: «Ecco perché ho portato “Stupido” a Sanremo»

Will ci ha raccontato il percorso per arrivare a Sanremo 2023 e dei suoi progetti futuri, tour compreso. Leggi e ascolta l’intervista!

Will ci ha raccontato il percorso per arrivare a Sanremo 2023 e dei suoi progetti futuri, tour compreso. Leggi e ascolta l’intervista!

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Will: «Ecco perché ho portato “Stupido” a Sanremo»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino – e Diego Belfiore in via eccezionale – a Will all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.

1_ Domanda di rito post Sanremo 2023, ti sei riposato a sufficienza?

No, vorrei andare in letargo per un mese (ride, ndr). Sono stato un po’ malino, ho saputo che molti altri cantanti in gara al Festival hanno avuto l’influenza. Io sono stato malissimo ma poi ho recuperato.

2_ Qual è il bilancio dopo il tuo primo Sanremo?

Devo ancora farlo, quello che so è che mi sento diverso, cioè molto più sicuro, molto più consapevole: so cosa devo fare per far arrivare la mia musica nel modo migliore. Vedere tutti questi artisti che vanno dritti come treni verso il loro obiettivi, mi ha un po’ aperto gli occhi su tante dinamiche della musica. Questo è poco ma sicuro. Del resto, dal punto di vista delle emozioni, farò il calcolo nei prossimi giorni.

3_ Io ho visto una crescita nel corso delle serate.

In realtà, sono arrivato abbastanza stanco in fondo, non so se ero pronto a tutta questa attenzione mediatica. Sono partito molto sicuro anche se emozionato e poi c’è stato il duetto che mi ha dato un’altra bella botta. Nell’ultima serata, mi sono esibito anche piuttosto tardi, un po’ mi ero sgonfiato a livello di energia. È stata un’esperienza veramente magica, sotto tutti i punti di vita. Oltre ai minuti dell’esibizione, anche tutto quello che c’è fuori ti aiuta molto, soprattutto per noi giovani che abbiamo appena iniziato.

4_ Le date che hai fatto a novembre, ti sono servite per prendere confidenza con i palchi?

Si, un sacco, sono stati una tappa importantissima. Prima non avevo neanche idea di cosa portare su un palco. Tutte le esperienze che ho fatto mi sono servite un sacco, senza quelle non so come sarei arrivato all’Ariston.

5_ Spesso ci si rende conto che un pezzo suona particolarmente bene nel disco e poi sul palco rende in maniera differente.

“Stupido” l’ho portata a Sanremo con l’idea che potesse rendere meglio sul palco. Sono molto contento dell’esibizione anche se so che su 28, esibizioni un ricordo nella mente di qualcuno non è facile. Ce l’ho messa tutta.

6_ A tanta gente sia rimasto.

Speriamo. Ho letto, gli artisti leggono ve lo assicuro, che l’emozione è arrivata. Si è fatto notare il fatto che quando canto ho sempre gli occhi lucidi. Non riesco proprio a nascondere l’emozione!

Will: «Ecco perché ho portato “Stupido” a Sanremo»

7_ “Manchester”, il disco da cui è estratto il brano che hai portato all’Ariston, ha 16 tracce: perché a Sanremo hai portato proprio “Stupido”?

Questa è una bella domanda, ormai l’ho portata quindi… (ride, ndr). Forse, perché poteva arrivare a più persone. Ci siamo concentrati sulla parola “stupido” perché tutti ci siamo sentiti stupidi almeno una volta, era quella l’idea. A posteriori, ascoltando tutto il disco, potevo portare anche altro però sono molto contento del viaggio che ho intrapreso con “Stupido”. Non cambierei nulla.

8_ A Sanremo Giovani hai portato “Le cose più importanti”, un pezzo davvero sentito.

Si, era quella l’idea anche a livello proprio di live. Sapevo di dover fare due esibizioni e mi piaceva l’idea di cantare “Le cose più importanti” a Sanremo Giovani anche in maniera un po’ diversa, rischiando, andando a togliere anche questo fantomatico autotune. lo dico, si usa, non ho problemi a dirlo. Io non ce l’avevo perché volevo rischiare e presentarmi come cantante. Poi ho portato “Stupido” a Sanremo perché è un pezzo più per tutti.

9_ L’autotune ormai è sdoganato, no?

Vai a dirlo alle grandi masse! Per noi che mastichiamo musica, l’autotune è quello che è, mentre, ad alcune orecchie questa sonorità non è ancora congeniale.

10_ C’è una frase di “Stupido” che dice: “Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima ma non riesco a voltare pagina”. Quali sono le cose che ci fanno rimanere ancorati a una persona anche se è passato del tempo?

Sono, per me, le cose che ci legano di più ovvero le esperienze che condividi con una persona. Lasciarsi andare è molto difficile, se sei legato a una esperienza passata poi, fai fatica a lasciarti andare e a dimenticarla.

11_ A maggio prenderà il via il tuo tour. Come stai arrivando a queste date importanti?

Dobbiamo prima di tutto scegliere cosa suonare perché abbiamo fatto uscire tante canzoni nuove quindi, faremo una cernita e decideremo cosa tenere nel cassetto. Detto questo, ci arrivo come al solito: molto emozionato con tanta voglia di divertirmi!

12_ Ai tuoi concerti tutti cantano i testi delle tue canzoni.

È stata una sorpresa anche per me ma non ho avuto neanche il tempo di realizzare il tutto perché già ai concerti stavo pensando a Sanremo. Effettivamente sì: chi viene canta tutte le canzoni.

13_ Un pezzo che vuoi cantare più degli altri?

“Luce” è il pezzo a cui tengo di più a livello personale. Spero di sentire lo stesso amore per ogni brano. Direi “Stanotte non dormo” perché è un genere un po’ diverso e “Luce”. “Luce” mi ricorda un momento particolare, “Stanotte non dormo” invece, è la parte divertente di me.

Written by Redazione Lattemiele

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