Biondo in un giardino con una rosa nera
Foto di Biondo in un giardino con una rosa nera Credits: IG @biondo e @netflixit
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Biondo: «In Simone c’è tanto di Rigel (Fabbricante di Lacrime)»

Biondo ci ha parlato del nuovo film Netflix “Fabbricante di lacrime”, tratto dal romanzo di Erin Doom. Leggi e ascolta l’intervista!

Biondo ci ha parlato del nuovo film Netflix “Fabbricante di lacrime”, tratto dal romanzo di Erin Doom. Leggi e ascolta l’intervista!

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Biondo: «In Simone c’è tanto di Rigel (Fabbricante di Lacrime)»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Giorgio Dazzi e Simone Rossi a Biondo all’interno di Fin qui tutto bene: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.00.

1_  Oggi sei qui in qualità di attore, ma da quanto non sei più biondo?

Dopo la fine delle riprese del film sono tornato biondo per l’estate.

Ora, per la promozione del film, sono tornato moro. Mi ci trovo bene, mette in risalto gli occhi.

2_ Il tuo nuovo film si chiama “Fabbricante di lacrime”, produzione Netflix.

Esce in 190 paesi a partire dalle 9 di questa mattina. La cosa bella è che il libro è stato pubblicato anche in America Latina, Francia e Spagna. Mi scrivono persone da quelle zona già da prima dell’uscita del film.

Il libro nel 2022 ha venduto seicentomila copie. L’ho letto due volte e ho ascoltato anche l’audiolibro da quando mi hanno preso nel cast.

3_ Di cosa parla?

La storia è intrigante, non è la semplice storia d’amore. All’interno c’è un dramma.

Parte dall’orfanatrofio, di quando i protagonisti sono bambini. Rigel è il solo a essere stato lasciato fuori dalla porta, gli altri sono stati portati lì dai genitori. Nella struttura i bambini venivano puniti a livello fisico, tutti tranne lui, perché viene visto come un figlio dalla tutrice.

Quando vede Nica (altra protagonista) a cinque anni, lui si innamora ma non sa come dirglielo. A diciassette anni, lei viene adottata e lui, dopo aver mostrato la sua bravura al pianoforte, viene adottato a sua volta insieme a lei. Si ritrovano così nella stessa famiglia.

È una vicenda contemporanea, ambientata nel Minnesota (USA).

Biondo: “Fabbricante di lacrime” non è solo un film d’amore

4_ Lo avete girato in Minnesota?

No, a Roma, in Abruzzo e a Cinecittà World. Nella fotografia si nota l’impronta americana.

5_ Ora come ti fai chiamare: Biondo o Simone Baldasseroni?

Simone Baldasseroni, ma anche Biondo va bene. Gli amici mi chiamano così.

Per gli spagnoli sono “Biondos”, rimane più impresso ed è facile.

6_ Ho letto in un’intervista che ti sarebbe piaciuto diventare uno chef. Anche ora?

No, ora no. Ho fatto l’alberghiero per mia scelta personale, volevo diventare lo chef n.1 al mondo. Nei primi due anni ero il migliore della scuola, ho fatto vincere dei concorsi.

Ho lavorato come stage a “Il Pagliaccio” che ha due stelle Michelin, all’Hilton e al Quirinale.

In terza liceo pubblicai il brano “Quattro mura” e la musica prese il sopravvento con l’entrata ad “Amici”.

7_ Hai scritto anche un libro.

Sì, quelle cose lì che si fanno.

8_ Cosa vorresti fare in futuro?

Consolidarmi come attore.

Da piccolo ho studiato recitazione. Durante il tour mi è arrivata una chiamata per un provino con Marco Giallini, uno dei miei attori preferiti. Mi presero ed entrai in un’agenzia. Ci furono altri provini sino ad arrivare a questo film.

9_ Hai lavorato nella musica, moda, tv. Cosa rispondi a chi ti chiede che lavoro fai?

Sono un libero professionista (ride, ndr).

Written by Redazione Lattemiele

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