gaudiano intervista
Credits: Instagram @gaudiano___, Paolo De Francesco
in

Gaudiano: “Scrivo canzoni per chi non vuole gettare la spugna”

Gaudiano ci ha raccontato di “Rimani”, canzone scritta per chi non vuole gettare la spugna. Leggi e ascolta l’intervista!

Gaudiano ci ha raccontato di “Rimani”, canzone scritta per chi non vuole gettare la spugna. Leggi e ascolta l’intervista!

album-art

Gaudiano: “Scrivo canzoni per chi non vuole gettare la spugna”

 

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Gilda Balducci e Max Occhiato a Gaudiano all’interno di I Due delle 2: il programma di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00.

1_ Come hai vissuto il Concertone del 1 maggio con 500 persone?

L’ho vissuto felicemente: è un ritorno alla normalità, un primo contatto importante che è stato fatto. Mi è piaciuto molto anche il clima del concerto del 1 maggio che, fino a quel momento, avevo sempre vissuto solo come spettatore.

Invece da dietro le quinte, ho provato davvero quel fermento e quella strana voglia di mantenere attivo e accesso un certo tipo di dibattito. Mi ha fatto tanto piacere fare parte del cast di artisti del 1 maggio.

2_ Hai già annunciato le date dei tuoi prossimi concerti.

Ci saranno degli appuntamenti estivi importanti che sveleremo man man sui miei canali social. Nel frattempo abbiamo fissato le prime due date dei miei concerti: Milano (21 novembre) e Roma (25 novembre), due piazze importantissime dove finalmente potrò far ascoltare dal vivo la mia musica a tutte le persone che mi stanno seguendo da Sanremo 2021 in poi.

3_ Nel tuo ultimo singolo Rimani, uscito il 14 maggio 2021, ci parli del coraggio che ci vuole in amore per superare gli ostacoli in un momento in cui “i sentimenti sono precari”. In amore sei coraggioso?

Credo di si. Il fatto di mettere al centro se stessi e il confronto penso sia fondamentale in tutte le relazioni. La cosa importante è stare al passo con i tempi e con l’evoluzione delle relazioni, oltre che la parità.

Mi sto migliorando molto sotto questo punto di vista, sto cercando di crescere con le persone che ho attorno. Di conseguenze, Rimani, va a colmare quella lacuna a livello musicale che fa da dedica alle persone che ancora ci credono e non gettano la spugna nei confronti delle relazioni.

4_ Questa canzone è nata in un contesto particolare, una notte in cui non riuscivi a prendere sonno. Ci racconti meglio?

Dopo Sanremo, quando i riflettori si sono spenti, ero nel periodo di promozione di Polvere da sparo. Ero a Roma in hotel da solo. Quando ci si allontana dalla famiglia e dagli affetti, ci sono momenti di crollo. È inevitabile, specialmente quando bisogna soddisfare certe aspettative. Rimani è il frutto di questo pensiero, un grido d’aiuto nei confronti delle persone che vorremmo rimanessero sempre con noi. 

Ho voluto scrivere questa canzone per rappresentare tutte le persone che, almeno una volta nella vita, hanno vissuto un momento in cui si sono sentite sole e avevano bisogno di quella persona lì che però non c’era.

5_ Con il successo Sanremese Polvere da sparo, con cui hai trionfato nella categoria Nuove Proposte, dici di aver nutrito la tua autostima e di aver imparato a dar meno peso alle aspettative altrui che spesso minano la serenità. Come hai fatto?

Ho portato avanti il discorso dell’esperienza personale. Portare una storia così, su di un palco così importante come quello di Sanremo, è stato un atto di coraggio. In molti mi chiedevano se con una canzone del genere non avessi paura di impietosire il pubblico oppure, trovarlo contrario. Io sinceramente mi sono sentito abbracciato e accolto da colore che l’hanno ascoltata.

È così che ho acquisito un diverso tipo di consapevolezza. Mi sono messo in gioco e questo tipo di successo mi ha dato tanta serenità: sono libero di voltare pagina da quella che è stata la mia vita e di presentare il vero lato di Gaudiano che è sorridente, radioso, nascosto dentro di me.

Polvere da sparo è nata dal ricordo dell’esperienza più difficile della mia vita: la malattia di mio padre che ho attraversato insieme a lui, accompagnandolo verso la fine della vita terrena. È stata una cosa difficile, ho dovuto lavorare molto su di me. Era una figura importantissima. Mentre mi trovavo su di un treno verso Milano, città in cui volevo realizzare i miei sogni, ho scritto i primi versi di quella che è diventata la canzone simbolo della mia vita: quella che non avrei mai voluto scrivere, lo dico sempre, ma che alla fine mi fa essere così felice oggi.

6_ In molti ci si sono immedesimati.

Ne sono veramente felice. Mi scrivono in continuazione tantissime persone che hanno trovato forza nelle mie parole. È proprio quella mia vittoria, quello che speravo fin dall’inizio.

7_ Le cose inutili è una canzone “sostenibile” in quanto metti in bocca a Madre Terra delle parole di accusa nei confronti di noi esseri umani che siamo superficiali: pensiamo più alle cose materiali che all’abbracciare la natura e sostenerla. Tu hai un’anima green?

Ho imparato ad averla. L’attenzione a questo genere di problematica è arrivata trasferendomi a Milano: una città che ha un’ottica e un’attenzione importante nei confronti di questo tema e sta facendo tanto a riguardo. Bisogna fare ancora molto per il discorso ambientale. Io nel mio piccolo non volevo fare nessuna rivoluzione. Sono consapevole che Madre Terra è più carina e magnanima di come la descrivo nel mi discorso. Mi sono immaginato una sorta di cazziatone.

Ho voluto fare questa riflessione nel periodo in cui abbiamo vissuto la parte più particolare delle nostre vite, il primo lockdown. Mi faceva strano essere fermo. Il tempo, dilatandosi, mi ha lasciato lo spazio di ragionare su quanto fosse importante quello che c’era fuori dalla finestra.

8_ Tutto è partito, nella tua carriera, da una chitarra regalata da tuo papà.

A 15 anni il mio papà mi ha regalato una chitarra. Ho iniziato a suonarla per gioco, sentivo l’esigenza di avere quello strumento fra le mani. Fin da piccolo mi regalavano sempre quelle chitarrine in legno.

Crescendo, mio padre ha deciso di regalarmene una vera, non perché mi volesse indirizzare in alcun modo, anzi. Voleva assecondare le mie passioni: aveva capito quanto la musica fosse importante per me e mi ha dato tutti gli strumenti per poter realizzare i miei sogni. Questo è stato il suo grande aiuto. Non mi ha spinto verso qualcosa, mi ha semplicemente detto di fare quello che volevo. La chitarra mi è servita molto, ci ho scritto tutte le mie canzoni.

9_ I tuoi concerti saranno a novembre. Cosa farai invece questa estate?

Tanti piccoli appuntamenti, alcuni più importanti, altri promozionali. Girerò molto. Cercherò di far ascoltare il più possibile la mia musica alle persone. È un periodo difficile, dobbiamo in qualche modo raggiungerle noi, per quanto possibile. Nel frattempo ci sarà la preparazione e progettazione dei due live di novembre. Farò le prove, tanta scrittura. È in cantiere il mio primo album, ci sarà molto lavoro da fare.

Biografia: Gaudiano

Nasce a Foggia il 3 dicembre del 1991, da madre insegnante di lettere e papà ingegnere. Ed è proprio suo padre ad iniziarlo alla musica, regalandogli una chitarra per il suo quindicesimo compleanno. Dopo il diploma, si trasferisce a Roma per approfondire gli studi musicali alla Da.Re.C Academy di Gino Landi e vive alcune soddisfacenti esperienze nell’ambito del teatro musicale: tra le altre, “Greenday’s American Idiot” nel 2017, regia di Marco Iacomelli, e il musical workshop “Once” della Compagnia della Rancia nel 2019, regia di Mauro Simone.

Nel 2018 accompagna verso la fine terrena suo padre, che lotta senza rancore ed estrema dolcezza contro un tumore al cervello. L’esperienza dolorosa lo induce a trasferirsi a Milano e concentrarsi sulla sua musica. Compone le sue prime canzoni, tra cui “Polvere da sparo”, dedicata all’amato papà. Nel 2020 debutta con un 45giri digitale, “Le cose inutili”, con all’interno un lato A, “Le cose inutili”, scritto durante lockdown, e un lato B, “Acqua per occhi rossi”, e firma il suo primo contratto di distribuzione con Sony.

Dopo un folgorante percorso ad Amasanremo, si aggiudica un posto tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2021, che vince proprio con il brano “Polvere da sparo” (Leave Music/Adom Music /Sony Music), trasmesso ininterrottamente da dicembre 2020 in tutta Italia.

Written by Redazione Lattemiele

Il miglior repertorio musicale 24 ore su 24, spaziando dagli anni ‘70 ad oggi con una scaletta attentamente studiata e selezionata.

Gilda Balducci e Max Occhiato

I due delle 2 17 maggio

annazero anna tatangelo

“Annazero” segna la rinascita musicale di Anna Tatangelo