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Credits: IG @ibiscogiglio
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Ibisco: “Ho trovato un modo limpido per esprimermi, senza artifici”

Ibisco ci ha raccontato il suo nuovo progetto discografico “Nowhere Emilia” e come è nata la canzone con Enula. Leggi e ascolta l’intervista!

Ibisco ci ha raccontato il suo nuovo progetto discografico “Nowhere Emilia” e come è nata la canzone con Enula. Leggi e ascolta l’intervista!

 

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Ibisco: “Ho trovato un modo limpido per esprimermi, senza artifici”

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Ibisco all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.

1_Il 14 gennaio 2022 è uscito il tuo nuovo disco: “Nowhere Emilia”.

Mi piaceva l’idea di usare un termine inglese che in una sola parola esaurisse il suo significato. In questo modo è diventato una sorta di ossimoro: da nessuna parte, in nessun luogo, in Emilia Romagna. Rimanda alla mia regione d’appartenenza.

2_Vivere in un piccolo paese ti ha influenzato musicalmente?

Quando nasci e cresci in un paese piccolo hai dentro questa voglia di riscatto, di colmare la distanza geografica che ha un corrispettivo sociale. Se da un lato ti porta ad avere meno opportunità e meno visibilità immediata, dall’altra alimenta il desiderio di riscattarsi che è invidiabile perché ti sprona e ti spinge a fare sempre di più.

3_Raccontaci la copertina del disco.

Penso che nessuna copertina meglio di questa possa definire il concetto di “Nowhere”. È un’opera di Valerio Bulla. La vedo come una sorta di confine: qualcosa che circoscrive un’area che non esiste con dei confini che si possono vedere solo se si vuole, altrimenti se ne percepisce solamente la bidimensionalità. Abbiamo utilizzato il bianco e il nero per due motivi: è comodo, soprattutto all’inizio quando la resa fotografica non è eccezionale, e rende tutto più cupo, distraendo meno l’osservatore. Mi sembrava più adatto alla mia musica.

Ibisco: “Ho trovato un modo limpido per esprimermi, senza artifici”

4_Quanto tempo hai impiegato per realizzare questo progetto?

Ci ho messo davvero tanto. La produzione si è sviluppata nell’arco di circa due anni, un po’ anche per i rimandi della data di uscita. È un disco attraverso cui ho trovato il mio modo di esprimermi sinceramente, senza artificio e senza cerca di piacere agli altri. Ho compreso delle cose di me stesso.

5_Nella canzone “Pianure” scrivi: “Sui cartelli di lamiera vendesi riviera”.

Volevo dare un’immagine che rappresentasse la desolazione e il disfacimento di un luogo. È una visione catastrofica, eccessivamente pessimistica, probabilmente. Talvolta scrivo i testi e li capisco solo successivamente. Con il tempo, però, vedo che tutto si incastra sensatamente.

6_Hai scritto “B” insieme a Enula. Come l’hai conosciuta?

È stato un featuring nato da una connessione discografica. Mi è piaciuta fin da subito questa idea perché si univano due mondi che sono secondo me, apparentemente opposti: il percorso che voglio fare io e il talent. Ho un rapporto un po’ complicato con il quest’ultimo. Non lo disprezzo, però sono molto lontano da quel mondo. Mi faceva piacere che una mia canzone potesse conciliare questi due universi. Questo è il potere della musica e sono molto soddisfatto del risultato.

7_Hai in programma un tour?

Subito dopo l’inizio della primavera ci sarà qualche data. Speriamo di comunicarle quanto prima!

Written by Redazione Lattemiele

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