Il Tre con sfondo grigio
Foto de Il Tre con sfondo grigio Credits: IG @il_3official
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Il Tre: «L’autocritica è la premessa per andare lontano»

Il Tre ci ha raccontato dell’esperienza al Festival di Sanremo e dell’autocritica. Ascolta e leggi l’intervista!

Il Tre ci ha raccontato dell’esperienza al Festival di Sanremo e dell’autocritica. Ascolta e leggi l’intervista!

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Il Tre: «L’autocritica è la premessa per andare lontano»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Giorgio Dazzi e Simone Rossi a Il Tre all’interno di Fin qui tutto bene: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.00.

1_ Avevi paura prima di salire sul palco?

Più che paura ero teso, perché era una cosa nuova e non sapevo come comportarmi. Volevo salire sul palco e non vedevo l’ora, visto che ero l’ultimo.

Ero in pigiama a guardare il Festival, come se fossi a casa mia. Dovevo essere lì un’ora prima, all’una. Quindi, dalle otto all’una, me lo sono visto in camera.

2_ Non è “Il Tre”, ma “Er Tre”.

È “Er Tre”, perché a Roma dicono così, ma sono stato anche “Alfa” (ride, ndr).

Ci sta, perché ci sono stati tanti artisti giovani ed è normale che qualcuno non mi riconosca. Una signora mi ha chiesto una foto e mi ha detto: “Sei Alfa”.

3_ Ora fa figo dire che hai sonno a Sanremo.

Io sono ancora devastato da questa settimana.

4_ Grazie al Festival sei stato visto come simpatico e bravo.

Diciamo che ti presenti al pubblico e alla popolazione italiana. Poi devi vedere come ne esci, magari vieni apprezzato da uno e non dall’altro.

Là c’era un clima amichevole durante la settimana e ci complimentavamo a vicenda, come con Geolier, Alfa e Mr.Rain. Ci stimiamo reciprocamente.

5_ Come hanno reagito i tuoi amici?

Ho fatto una videochiamata nel mio gruppo, “Daje”, e tutti mi hanno detto che sembravo a casa mia per come parlavo e mi comportavo.

Mi hanno fatto dei meme e detto che sembravo uscito dal secchio di una vernice per il vestito, ma sono il primo che ironizza su sé stesso.

6_ Ti abbiamo visto incerto solo accanto a Fiorello.

Io volevo parlare e anche lui. È stato un miracolo che non l’ho chiamato “Frà” per interromperlo (ride, ndr).

7_ Com’è la tua autostima dopo il Festival?

Sai che c’è? Io sono sicuro di me, di quello che faccio e come. Penso che essere autocritico mi porterà lontano.

Quando faccio una cosa mi chiedo se posso farla meglio. Questo mi spinge a dare sempre il meglio, ma se non ci credi tu per primo, non puoi aspettarti che lo facciano gli altri.

8_ Quest’anno il Palazzo dello Sport. Il prossimo San Siro?

Sarebbe un sogno, sto lavorando per quello. Il Palazzo dello Sport e i club sono già un traguardo.

Written by Redazione Lattemiele

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