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Laura Pausini: «Sono pronta a ripartire da “Un buon inizio”»

Laura Pausini ci ha raccontato i suoi primi 30 anni di carriera e l’ultimo singolo “Un buon inizio”. Leggi e ascolta l’intervista!

Laura Pausini ci ha raccontato i suoi primi 30 anni di carriera e l’ultimo singolo “Un buon inizio”. Leggi e ascolta l’intervista!

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Laura Pausini: «Sono pronta a ripartire da “Un buon inizio”»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco a Laura Pausini all’interno di Wake Up: il programma mattutino di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 09.00.

 

1_Sta nella tua capacità di ripartire ogni volta la chiave del successo internazionale che dura da ben 30 anni?

Festeggio 30 anni di carriera e sono molto felice di questo. Ripartire con una canzone che si chiama “Un buon inizio” vuole essere anche un modo per festeggiare e dirmi che bisogna ripartire nella vita. È più facile appoggiarsi e godere delle cose che ci hanno portato gioia e successo nel passato, ma io non sono fatta così. Mi annoio e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, per questo motivo ripartire dalla chiave non tanto dal successo internazionale o di una carriera, ma proprio dalla vita, darsi la possibilità di vedere che cosa c’è oltre, andare avanti e capire che c’è ancora tanto da scoprire. Io con questo mi sento più forte, sicura di me e ho voglia anche di lasciare un messaggio alle persone che mi seguono perché non voglio che neanche loro si appoggino solo a quello che abbiamo vissuto in questi 30 anni, che è grandissimo ovviamente, però è bello prendersi la mano e correre in avanti, specialmente dopo gli ultimi anni difficili. Voglio avere un sorriso grande e ripartire.

Laura Pausini: «Sono pronta a ripartire da “Un buon inizio”»

2_Questa volta ti sei affidata alla penna di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, dopo “Scatola” insieme a Madame. È così che rimani contemporanea, con la capacità di adattamento ma anche con radici profonde?

Mi piace molto ascoltare la musica contemporanea. Credo che ci siano dei giovani oggi che siano autori e interpreti importanti e che possano lasciare il segno. Come è stata data la possibilità a me 30 anni fa, è bellissimo pensare che ci sia oggi qualcuno che può interpretare la mia vita attraverso le canzoni che scrivono. Con “Scatola” mi sono avvicinata a questa scrittura che Madame mi ha dedicato. Insieme a lei ho costruito qualcosa che è profondamente mio. Questa volta inaspettatamente è arrivata questa canzone che si chiamava già “Un buon inizio”, scritta da Riccardo. Il testo aveva un altro significato: era dedicato a una storia d’amore finita tra due persone che vogliono ricominciare. Io, come sai mi sono appena sposata, quindi non mi potevo identificare in quello. Per questo motivo ho incontrato Riccardo e ci siamo confrontati in studio a Milano. Devo dire che è stato speciale il suo modo di ascoltarmi e aiutarmi a scrivere una buona parte della canzone, lasciando quel titolo perché da questo titolo ho ricominciato a sentire in me il desiderio di ricominciare da capo. Gli ho spiegato quello che sto vivendo e che ho vissuto in questi ultimi 2 anni, nonostante il Golden Globe, la candidatura all’Oscar, perché ci sono stati momenti molto difficili nella mia vita personale. Avevo bisogno di spiegarlo, di condividerlo e anche dedicarlo a chi come me si è ritrovato in una situazione del genere. Penso che essere contemporanei significhi soprattutto non guardare solo a quello che è stato ma ascoltare, guardare, osservare cosa succede ed essere molto sinceri. Mi ritrovo tanto in quello che sto cantando, quindi anche se Riccardo è più giovane di me ha saputo interpretare qualcosa che vive profondamente nella mia anima. Sono molto contenta di ricominciare da “Un buon inizio”.

Laura Pausini: «Sono pronta a ripartire da “Un buon inizio”»

2_Quali sono stati i tuoi momenti di fortuna, a parte l’essere stata scelta da Pippo Baudo al Festival di Sanremo di 30 anni fa?

Non mi dimentico mai della mia adolescenza, il momento nel quale ho cominciato a pensare chi sarei stata da grande, che cosa mi piaceva, che cosa potevo fare che mi desse entusiasmo. Sono molto sicura che ognuno di noi abbia la capacità di emozionarsi e dedicarsi a qualcosa che lo renda felice. Nel docu-film “Piacere di conoscerti” ho parlato del piano b. Nel mio caso era la musica perché io non pensavo che fosse la protagonista della mia vita se non per hobby. Pensavo di non poter vivere di musica. Facevo piano bar da tanti anni, però avevo visto sempre solo uomini farlo. Sapevo che mi piaceva molto l’ambiente artistico che circondava la mia vita in quel momento. Studiavo al Liceo Artistico e ho fatto una specializzazione in Ceramica e questo era una delle altre mie passioni. Pensavo di fare la ceramista o l’architetto e poi è successo quello che è successo. Nel 1993 sono stata presa al Festival di Sanremo e ho vinto nei Giovani. È tuttora il momento più importante della mia vita, di tutti i premi vinti dopo, anche se a livello internazionale possono essere più riconosciuti. Quel giorno però, il 27 febbraio, la mia vita ha preso una direzione totalmente inaspettata e meravigliosa che mi voglio tuttora meritare. Per questo sono molto diligente, lavoro tanto e mi piace molto essere riconoscente. Ci sono stati anche tanti momenti di fortuna, oltre a quelli elencati. Chiaramente anche la mia vita privata ha avuto momenti alti e bassi, ma ho avuto la fortuna di conoscere la persona che da poco è diventata mio marito e che è diventata fondamentale nel momento in cui ci siamo conosciuti 18 anni fa. Credo sia stata una grande fortuna perché siamo innamorati come due persone che si sono conosciute ieri e dopo tutti questi anni è difficile che questo accada. Ho tanti episodi di fortuna nella mia vita, ma anche tanti episodi difficili che a volte sono riuscita ad affrontare con forza e a volte con più debolezza. Di carattere però sono una persona che vuole superare gli ostacoli e che parla tanto, come vedi. Questo mi ha aiutata molto negli anni perché confrontarsi con gli altri mi ha spronata a mettermi di fronte a tutti i miei problemi e piano piano superarli.

Written by Redazione Lattemiele

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