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Malika Ayane: “Il corpo è il contenitore della bellezza”

Malika Ayane è arrivata alla conclusione che il corpo è un contenitore pieno di bellezza. Leggi e ascolta l’intervista!

Malika Ayane è arrivata alla conclusione che il corpo è un contenitore pieno di bellezza. Leggi e ascolta l’intervista!

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Malika Ayane: “Il corpo è il contenitore della bellezza”

 

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco a Malika Ayane, Big in gara alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, all’interno di Wake Up: il programma giornaliero di Radio LatteMiele in onda dalle 7.30 alle 10.00.

1_ La stampa e i giornalisti sono divisi tra il chiamarti “signora del Festival” e “Lady Gaga italiana”. Quale preferisci dei due?

Malika Ayane 20/21.

2_ Sei arrivata trasformata, rimanendo però te stessa. Il testo di “Ti piaci così” è un inno alla body positivity: il movimento che inneggia al piacersi per come si è, finalmente sbarca a Sanremo.

In realtà non è canzone sulla body positivity anche se a suo modo può essere interpretata come tale. Il corpo e la sua percezione sono l’ultima cosa a cui ho pensato. Quando l’ho scritta e ho iniziato a cantare questa canzone – nata dall’improvvisazione sulla melodia – pensavo proprio al senso di liberazione. Come se fosse il tappo dello champagne che fa il botto.

È la rottura degli argini, quando sblocchi finalmente qualcosa. Credo abbia a che fare più con l’interiorità che l’esteriorità. Sarà che è un momento nella vita in cui credo che il corpo sia solo un contenitore. Questo è un modo per “sbloccare” anche l’essere più belli.

3_ Sicuramente non sei a Sanremo per la classifica, dopo tutti questi anni di carriera. Fa piacere comunque essere nelle posizioni più alte?

Non sono mai stata una persona interessata alle classifiche, specie quella di Sanremo. Ho sempre vissuto di lunga distanza. Sì, fa certamente piacere. Il 26esimo ma anche il 20esimo posto non mi sarebbero stati indifferenti. Chi fa la persona zen, mente!

4_ Prima di Sanremo hai fatto proprio un elogio al fallimento. In un’intervista hai detto: “Smettiamola di fare gli strafighi, anche noi abbiamo momenti in cui le cose non vanno bene”, così come accade a tutte le persone. Come mai hai voluto esprimere questo tuo “fallimento”?

Parliamo di cose non gravi. Uno scrittore, non ricordo quale, diceva che: “il fallimento è la testimonianza che sta succedendo qualcosa”. Nelle interviste c’è sempre un modo pungente di mettere l’artista in una condizione di disagio, come se fosse di fronte a un crimine.

In quell’intervista, si parlava di un disco che aveva venduto meno copie rispetto alle aspettative. Mancava la parte in cui dicevo che nei live era andato bene. Oggettivamente non si poteva davvero parlare di fallimento!

La mia scuola di pensiero di questi tempi è che anche Maler era stato fischiato e David Bowie per anni si era nutrito di peperoni e droghe perché era devastato dal picco discendente della sua carriera… Quindi!

Malika Ayane: “Il corpo è il contenitore della bellezza”

5_ Su Pacifico, tra gli autori di questa canzone, hai detto che “spesso ti racconta meglio di quello che fai tu”. Com’è nato questo sodalizio?

Ci ha presentati Caterina quando ero piccola. Avevo appena firmato con la Sugar. Non avevo mai cantato in italiano se non con l’opera. Uscire da quel tipo di impostazione vocale necessitava dei testi con molte vocali e scritti con una certa cura delle parole. All’inizio non cantavo molto volentieri in italiano perché era difficile scrivere dei bei testi di senso compiuto con della poesia al loro interno.

Quindi ci ha presentati. All’inizio è stato come un maestro e un fratello maggiore che mi ha tenuto per mano e fatto capire come trovare la mia cifra stilistica.

Ora, quando ci sediamo a un tavolo per scrivere una canzone assieme, sa già che gli proporrò delle parole improbabili e finché non ci stanno, non mi do pace. Pacifico fa un grande lavoro di contenimento!

6_ Il 26 marzo esce il tuo nuovo album, “Malifesto”. Quanta voglia hai di tornare sul palco, anche con la tua canzone di Sanremo?

Non vedo l’ora naturalmente, come non vediamo l’ora tutti di andare ai concerti degli altri. È altrettanto importante alimentarsi di musica e non solo essere su di un palco. Spero ci sarà una condotta più ligia da parte di tutti, viste le nuove nuove restrizioni. Lancio un appello: cerchiamo di essere tutti più intelligenti!

7_ Degli artisti che ci sono a Sanremo, c’è qualcuno che ti ha sorpreso o che ha confermato la tua stima nei suoi confronti?

Mi piace la varietà del cast di quest’anno. C’è un merito alla base per cui tutti gli artisti sono presenti. La Rappresentante di Lista hanno un’energia molto forte e si vede che hanno alle spalle molti concerti. Sono piacevolmente sorpresa dai Maneskin che stanno crescendo tantissimo e fanno di tutto per togliersi quella patina di chi li vuole relegare a un gruppo di ragazzetti usciti da un talent. Stanno dimostrando di essere una giovane band con tanta voglia di suonare.

Ci si lamenta sempre che i giovani artisti non hanno senso del lavoro, del dovere e di quello che fanno…!

Written by Redazione Lattemiele

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