matteo romano intervista
Credits: IG @romanomatteo_
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Matteo Romano: “A volte la convinzione è tutto”

Matteo Romano ha raccontato come sta vivendo il periodo pre-Sanremo e ha svelato qualcosa su “Virale”. Leggi e ascolta l’intervista!

Matteo Romano ha raccontato come sta vivendo il periodo prima di Sanremo e ha svelato qualcosa su “Virale”. Leggi e ascolta l’intervista!

 

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Matteo Romano: “A volte la convinzione è tutto”

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Matteo Romano all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.

1_Sanremo è un’esperienza che sognavi da tanto oppure è capitata?

In realtà, la sogno da quando sono piccolo. Il mio obiettivo è sempre stato provare a fare Sanremo. Adesso che ce l’ho fatta non posso che essere molto contento, soprattutto a 19 anni dopo un anno che sto coltivando questa passione.

2_Il singolo “Testa e croce” è stato scritto insieme a Federica Abbate.

L’ho scritta con Federica Abbate durante la mia prima session musicale ed è stata prodotta da Katoo. È stata un’esperienza fantastica perché ho avuto la possibilità di conoscere il mondo delle sessioni, le co-produzioni e le co-scritture.

3_Ti aspettavi fosse così la vita da artista o ti ha sorpreso?

Mi ha sorpreso sotto diversi punti di vista: non pensavo ci fossero così tante cose diverse dietro il lavoro di un’artista. L’ho sempre sognato, ma secondo me visto da fuori, si sottovalutano alcuni aspetti che in realtà sono essenziali. Ad esempio, l’aspetto ideativo non solo delle canzoni ma anche di tutto il resto; la creazione del progetto o del concept da portare avanti. Tutto questo mi appassiona e stimola ancora di più.

4_Qual è il tuo concept?

A me piacerebbe scrivere le mie canzoni e rimanere quello che sono. Secondo me, il mio tratto distintivo è proprio il fatto di essere giovane, spontaneo e genuino.

Matteo Romano: “A volte bisogna essere convinti di sé stessi”

5_Da quando è uscita “Concedimi” nel 2020 sono cambiate tante cose.

Sono proprio scoppiate. È successo tutto “troppo” in fretta, nel senso positivo del termine. È stato un susseguirsi di soddisfazioni e di obiettivi raggiunti. Non vedo l’ora di scoprire cosa ci sarà dopo Sanremo perché per me il Festival è stato sempre l’obiettivo finale, quindi adesso voglio scoprire cosa ci sarà dopo.

6_Avere così tanto successo con la prima canzone può essere un’arma a doppio taglio.

Sicuramente fa paura perché è difficile avere lo stesso successo con quella che verrà dopo, però può anche essere stimolante: so che questo brano è arrivato e so che questo tipo di musica, che è il mio stile principale, piace. Quindi, è una cosa che mi spinge ancora di più a fare musica e a fare del mio meglio.

7_Come vivi il palco?

Il mio motto è: “Fake it until you make it”. Quando sono sul palco mi piace credermela perché entro in una nuova dimensione. Essere convinti di quello che si fa è il segreto. Quando non sono sul palco posso sembrare un po’ timido e introspettivo. Quando devo cantare invece, cerco di essere la migliore versione di me stesso. È questo che voglio mostrare al pubblico.

8_Vuoi dire qualcosa sul brano che porterai in gara al Festival di Sanremo, “Virale”?

È una canzone che unisce i diversi filoni, sebbene simili, dei miei brani precedenti. Ha un po’ di intimità, di emotività, ha un testo molto “mio”. Allo stesso tempo però, ha una produzione con delle percussioni e dei bassi “alla Durdust”.

Written by Redazione Lattemiele

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