Leo Gassman intervista
Credits: IG @leogass.official
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Leo Gassmann: «Porto l’amore sul palco di Sanremo 2023»

Leo Gassmann ci ha raccontato la sua esperienza a Sanremo 2023 come Big e l’importanza dell’amore e dell’amicizia. Leggi L’intervista!

Leo Gassmann ci ha raccontato la sua esperienza a Sanremo 2023 come Big e l’importanza dell’amore e dell’amicizia. Leggi L’intervista!

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Leo Gassmann: «Porto l’amore sul palco di Sanremo 2023»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Matteo Osso e Benedetta Mazza a Leo Gassmann all’interno di Ma che Festival: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dalle 17.00 alle 20.00.

1_ Un ritorno, con uno spirito diverso. Come è stato sapere di arrivare sul palco, stavolta, come Big?

Totalmente inaspettato, dopo aver inviato il brano, essere selezionato in mezzo a tutti questi grandi nomi della musica! È stata una giornata bellissima: ero con un paio di amici a casa che seguivamo il telegiornale e, quando hanno fatto il mio nome, abbiamo gridato così forte che la vicina di casa mi è venuta a bussare alla porta e mi ha detto che avrebbe chiamato la polizia.

“Ciao Lucia”, è la seconda volta che la saluto. Le ho detto: “Signora siamo a Sanremo” e lei “non mi importa”. Ho provato a chiederle scusa ma non mi ha aperto neanche la porta. Le porterò una bottiglia o qualcosa.

2_ La canzone che hai presentato a Sanremo 2023 era pronta da un pò e porta la firma di Riccardo dei Pinguini Tattici Nucleari.

Si, è un brano che è nato dall’idea principale di Riccardo che prima di tutto è un amico. Ci ho legato tanto un paio di anni fa quando ci siamo ritrovati in un evento e poi abbiamo passato tutta la notte a parlare. Abbiamo fatto amicizia in quell’occasione. È stato importantissimo per me a livello umano e nella realizzazione di questo e un altro brano che sarà nel disco.

Riccardo è una persona e un artista incredibile, penso lo abbia pienamente. È anche una persona di una umanità e di una profondità pazzesca. Mi da tanta speranza, a livello umano proprio.

Pensa che durante il tour nei palazzetti questa estate prendeva l’aereo e veniva a Milano per stare con me in studio e darmi anche dei consigli come una sorta di fratello maggiore. Quando sarò sul palco, lui sarà nel mio cuore!

3_ “Terzo Cuore” è una canzone che parla davvero di sentimenti, forse la tua prima.

Si, è sicuramente il primo, vero brano d’amore che canto e che porto su questo palco. Ha vari livelli di interpretazione perché non è necessariamente da legare a una relazione d’amore ma a un rapporto speciale che uno ha con una persona che ti cambia la vita in meglio e che ti da la possibilità di andare avanti in una situazione difficile.

Si, è un brano che parla d’amore e sono felice di portare questa tematica perché, soprattutto in questo periodo storico, non è scontato dati tutti i problemi che abbiamo. Penso che l’amore sia l’unica via per riuscire a risolvere il tutto.

Leo Gassmann: «Porto l’amore sul palco di Sanremo 2023»

4_ Sei anche una persona molto attenta dal punto di vista sociale. Cerchi di dar voce a tante tematiche importanti, una fra queste la speranza.

Ci provo. La speranza è tutto  e cerco di dedicare la mia vita alla ricerca della speranza per portarla nei cuori delle persone. Penso ci sia tanta gente che hanno bisogno di sorridere, o tornare a sorridere, e ci sentiamo sempre più soli. La musica ha il potere immenso di unire le persone in un canto comune che possa rendere il mondo un posto migliore.

5_Se tu potessi, con uno schiocco di dita, realizzare una cosa per gli altri e non per te stesso, quale sarebbe?

Per l’umanità, probabilmente, la prima cosa vitale sarebbe mettere delle mense gratuite per tutti così tutti almeno possono mangiare e bere. Il secondo desiderio sarebbe sicuramente l’istruzione quindi scuole gratis: istruzione e possibilità comunque di poter portare avanti gli studi senza aver paura di non riuscire ad arrivare a fine mese. Queste potrebbero essere le prime due riforme.

6_A proposito dell’album che uscirà, Agartha, cosa ci dobbiamo aspettare da questo lavoro?

Sicuramente lo considero il mio primo lavoro discografico, con una maturità diversa, un’ottica diversa. È un concept album che prima di tutto è nato da un libro che ho letto di William Emerson –  “Il Dio fumoso”: un viaggio al centro della terra con creature magiche che vivono solo di musica e agricoltura.

Mi sono immaginato di fare questo viaggio alla ricerca della bellezza della musica quindi incontrerò tante guide, ci sarà una voce narrante che è la voce di Massimo Dapporto, un grande attore e doppiatore anche lui figlio d’arte. Poi ci saranno tante collaborazioni internazionali, c’è una collaborazione con una band inglese che si chiamano “Will and the People”, c’è una collaborazione con un artista indiano, poi ci sono i pezzi scritti con i Pinguini, ci sono pezzi con amici che ho conosciuto per strada durante i miei viaggi in furgone.

C’è una grande ricerca in realtà a livello musicale che testimonia tre anni di duro lavoro e tanto amore. È un progetto collettivo perché tutte le foto, le grafiche sono fatte dagli amici con i quali sono cresciuto, con i quali ho condiviso momenti belli e brutti. Il messaggio principale del disco è il tornare a dialogare, non aver paura di esplorare la musica e sperimentare, avere coraggio.

Written by Redazione Lattemiele

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