Boro con sfondo blu
Foto di Boro con sfondo blu Credits: IG @boroboro3
in ,

Boro: «In “Bendicion” mostro tutti i miei lati»

Boro ci ha raccontato del suo primo album “Bendicion”, dei singoli contenuti e dei progetti futuri. Leggi e ascolta l’intervista al cantante!

Boro ci ha raccontato del suo primo album “Bendicion”, dei singoli contenuti e dei progetti futuri. Leggi e ascolta l’intervista al cantante!

album-art

Boro: «In “Bendicion” mostro tutti i miei lati»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco e Filippo Jarach a Boro all’interno de Il Filo Bianco: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda il sabato dalle 18.00.

1_ Le canzoni di “Bendicion” racchiudono i tuoi primi anni di carriera. Come mai hai deciso di diventare un rapper a diciassette anni?

Perché penso che la musica sia la colonna sonora della mia vita.

Era il solo modo per esternare i miei pensieri, positivi e negativi. A Torino c’è la cultura del freestyle: una tecnica che esige allenamento costante.

In un album riesci a racchiudere più emozioni rispetto a una canzone singola. Poi essendo Gemelli non mi basterebbero dieci dischi per raccontare tutte le mie personalità (ride, ndr).

2_ Ti aspettavi il primo posto FIMI di “Cadillac” (brano in collaborazione con Artie 5ive)?

Non me l’aspettavo. Anzi, secondo me avrei fatto qualche passo grosso, ma non essere primo in FIMI, che è il successo più grande per un artista.

3_ Qual è il tuo processo creativo? 

Dipende. Ci sono canzoni con cui lavorare a contatto, come con VillaBanks (hanno collaborato in “Rompo” nel 2021 e “Tu lo sai” nel 2024, ndr), dove cantiamo singolarmente o insieme i pezzi.

Altre sono nate da sole e poi cantante con artisti a cui voglio bene, perché la musica deve essere fatta col cuore per essere condivisa.

4_ Non ci sono popstar nel tuo album, come mai?

Magari arriveranno in futuro, ma queste erano le persone che rispecchiavano il mio viaggio e non potevo snaturare i pezzi.

5_ “Cocaina” è una storia d’amore tossico.

È una mancanza, come se fosse una metafora: “sono tossicodipendente per lei”. L’ho scritta sommando un po’ di storie.

6_ Seguirai Sanremo?

Lo seguirò. Ci sono i miei fratelli Fred De Palma e Geolier. Il primo ha creduto in me fin da subito e mi ha fatto scoprire Torino, il secondo ha condiviso il successo di “Nena”.

Non sono tanto fan di Sanremo. L’unica cosa che guardavo da piccolo era il FestivalBar. Mi piaceva perché era felice.

7_ Come mai canti in spagnolo?

Perché me la sentivo addosso. Sono fan dello spagnolo, non per altro è la seconda lingua più parlata al mondo. Me la sento cucita addosso.

8_ Alterni canzoni da rapper a canzoni intense, intime.

Volevo che la gente conoscesse anche questo lato di me, non tutti i giorni c’è sempre il sole.

9_ Hai in programma un tour?

Non è ancora nei nostri progetti. Prima mi piacerebbe realizzare un altro album. Al momento siamo nei club con il DJ set tour e porto in giro la mia musica.

Mi piacerebbe fare un progetto più grosso per i live.

10_ Hai ascoltato l’album dei Club Dogo?

Sono super fan e me lo sono sentito tutto. Da loro mi aspettavo proprio questo. Un album del genere con gli argomenti con cui sono cresciuto e che mi ha fatto appassionare a questa musica.

11_ Milano è la capitale del rap. Tu vivi qui?

Vivo qui a Milano da 5 anni, perché il mio team é qui. Mi piace fare musica. Qui riesci a creare collegamenti, mentre a Torino c’erano solo gli amici.

Ho mantenuto l’attitudine e l’accento torinese quando parlo (ride,ndr).

12_ Come hai scelto le canzoni da inserire nell’album?

C’è un modo di ascoltarlo. “Everyday” è la prima perché mi apro e voglio che l’ascoltatore dica “Wow” premendo play.

Le tracce devono essere collegate tutte da un filo logico. Dovevo inserire le hit, ma prima c’è “Oh Mama” come outro.

13_ Cosa ne pensi di chi accusa i rapper di essere responsabili di come vengono trattate le donne?

Il problema è della società. La mia musica non è fatta per educare, quella si fa nelle scuole e nelle famiglie, non devo essere io a farlo.

Comunque, non c’è niente di brutto in quello che scrivo io o qualche mio collega.

Quando canto dico quello che vedo e lo racconto in modo non offensivo o sessista. Non dico, però, che tutti debbano farlo.

Written by Redazione Lattemiele

Il miglior repertorio musicale 24 ore su 24, spaziando dagli anni ‘70 ad oggi con una scaletta attentamente studiata e selezionata.

Foto di Amadeus a Sanremo

Sanremo 2024: titoli e testi dei brani in gara

Carolina Benvenga allo specchio

Carolina Benvenga: «Lavorare con i bambini? È la mia più grande passione»