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Claudio Baglioni: «Un’opera rock con le canzoni del mio album»

Il cantautore ha spiegato i suoi nuovi progetti e ha escluso la partecipazione come super ospite al prossimo Festival di Sanremo

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Claudio Baglioni: «Un’opera rock con le canzoni del mio album»

Wake Up: l’intervista di Francesco a Claudio Baglioni

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Francesco Bianco a Claudio Baglioni all’interno di Wake Up: il programma giornaliero di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 7.30.

Ci ha messo sette anni Claudio Baglioni per uscire con un nuovo album di inediti, ma “In Questa Storia che è la Mia” è già un grande successo con oltre 50.000 copie vendute in poche settimane. Ospite a Wake Up, il programma del mattino di Radio Lattemiele, Claudio Baglioni ha spiegato che ci ha messo tanto tempo, perché si è dedicato a tante cose. «Ho fatto cinque tournée – un tour con Gianni Morandi e quattro miei – e due festival di Sanremo. Però in effetti la lavorazione dell’album è stata lunga, perché volevo ritornare a certe energie e atmosfere che sono tipiche dell’inizio di una storia come la mia. Fare un intero album di quasi 80 minuti con musicisti reali, un lavoro fatto a mano con tanto cuore e sapienza, concepirlo come un disco narrazione, ha avuto bisogno di tempo».

Per restare contemporanei non bisogna assomigliare a se stessi quando si era giovani

Il nuovo lavoro contiene 14 nuove canzoni, 14 tessere che compongono un mosaico, con due protagonisti: il tempo e l’amore. Due caratteristiche che uniscono tutti. Come riesce a rimanere contemporaneo Claudio Baglioni? «Ogni volta ricomincio da capo. Ogni periodo è contrassegnato dal nostro modo di essere. Il tempo ci regala emozioni ed esperienza ma ci toglie anche qualcosa. Non c’è un trucco vero, tranne quello di non cercare di assomigliare a nessun altro e nemmeno a se stessi quando si era giovani».

Claudio Baglioni: «Scrivere canzoni è una continua contrapposizione tra la musica e il testo»

Qual è il processo creativo di uno dei più ammirati cantautori italiani? Scrive di getto, affidandosi alla signora Musa o si mette al lavoro in modo ordinato? «La signora musa non esiste – spiega Baglioni ai microfoni di Radio Lattemiele. – Esiste un momento in cui si può essere più sensibili. E se anche esistesse l’ispirazione, ti deve trovare al lavoro. Dal nulla non esce niente. Io suono anche davanti alla tv accesa o nel rumore perché nel casino solo quello che è valido riesce ad affermarsi. Sono pieno di appunti, di annotazioni ovunque. Poi ogni tanto mi metto nella condizione di tornare su quello che avevo annotato e compongo. Di solito scrivo la musica di notte, mi sembra qualcosa di eroico, come un fornaio che fa il pane. La difficoltà è quella di diventare l’autore delle mie musiche. C’è lo scontro tra il compositore di musica che è sempre felice e quello delle parole, che spesso è triste. Un po’ perché le parole si comprendono immediatamente, un po’ perché c’è un lavoro di cesellatura per farle entrare nei tempi della musica. È una guerra continua».

Quando Claudio Baglioni tornerà a fare dei live, cosa dobbiamo aspettarci?

«Saranno concerti evento, come gli ultimi che ho fatto, con una forma d’arte totale, dove fonderemo musica, canzone, ballo e recitazione. Siamo tutti fermi da molto tempo – ha spiegato Claudio Baglioni – e ho deciso di realizzare un’esperienza importantissima. Sono tornato al teatro dell’Opera di Roma e insieme all’orchestra, la mia band, i ballerini e acrobati ho chiesto di mettere in una rappresentazione questo album come fosse un’opera rock, tutto coordinato da Giuliano Peparini. Non potendo ospitare il pubblico abbiamo usato tutto il teatro. È forse la prima volta che si fa una cosa del genere. Capiremo se trasmetterlo in streaming o in televisione».

La stessa cosa che dovrà succedere al Festival di Sanremo. Ha qualcosa suggerimento Baglioni, che è anche architetto? «Il Teatro Ariston è piccolo di dimensioni e sarà molto complicato. Il festival però è così unico che prescinde da tutto. Come per tutti noi, anche lì ci sarà l’assenza di pubblico. Si sono fatti però negli anni 60 e 70 show tv bellissimi senza pubblico che ancora guardiamo. Il Festival assolverà la sua funzione. Non ci sarò al festival, perché sono molto impegnato»

 

 

 

 

Written by Redazione Lattemiele

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Francesco Bianco

Wake Up 15 febbraio

Anna Patti e Carlo Mondonico

Spoiler 15 febbraio