Credits: IG @maninni
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Maninni: «I miei brani derivano da storie che ho vissuto»

Maninni ci ha raccontato del suo ultimo singolo e i suoi progetti per il futuro. Ascolta l’intervista completa!

Maninni ci ha raccontato del suo ultimo singolo e i suoi progetti per il futuro. Ascolta l’intervista completa!

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Maninni: «I miei brani derivano da storie che ho vissuto»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Sara Ventura a Maninni all’interno di Non sarà una Ventura: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 14.00.

1_Il 7 aprile è uscito il tuo nuovo singolo “Dicono” e racconta i turbamenti amorosi nei giovani di oggi.

Molte volte ci facciamo influenzare da quello che dice la gente e spesso abbiamo rovinato rapporti per dare ascolto ad alcune persone, a pregiudizi e preconcetti, quando in realtà ogni relazione è bella. Dovremmo imparare a ragionare di più con la nostra testa.

2_Ti sei approcciato anche a Sanremo Giovani e non è un mondo facile.

Bisogna fare ciò che il cuore dice. Ci sono tante cose a volte che non ti vanno giù, ma alla fine ognuno deve pensare al suo percorso invece che al percorso degli altri. Per anni ho incolpato delle persone ma se inizi a ragionare su quello che vuoi fare e dire davvero, inizi a fare un’analisi con te stesso e conoscere se stesso è la conoscenza migliore.

3_Tu sei sempre rimasto te stesso, questa canzone si è ispirata anche a questo?

Molte volte mi soffermo su quello che mi raccontano, diverse storie molte volte mi hanno ispirato. Le canzoni derivano da storie che ho sentito o vissuto in prima persona e poi ci metto sempre qualcosa della mia vita.

4_È molto bello il messaggio finale: “Chi se ne frega, la vita è una”.

Anche nel videoclip abbiamo cercato di sottolineare questo messaggio e infatti il video si è concluso con un bagno al mare. È stato traumatico perché fare un bagno al mare a marzo, con l’acqua gelida e il vento non è il massimo. A dicembre sarebbe stato perfetto perché c’era un sole pazzesco e una temperatura fantastica, invece adesso era fresca.

Maninni: «I miei brani derivano da storie che ho vissuto»

5_C’è stato un bel cambiamento a livello di produzione.

Io la chiamo evoluzione. Questa conoscenza con Enrico Brun che è il produttore del brano, è stata una bellissima conoscenza sia a livello professionale che a livello umano perché ho trovato veramente una persona fantastica, abbiamo sperimentato nuove cose, è una ventata di aria fresca. Sono soddisfatto di ciò che è venuto fuori.

6_Sei rimasto te stesso con il tuo indie pop molto leggero, ma con delle piccole chicche.

Sono contento perché è proprio quello che volevamo fare: dare un tocco nuovo al suono, toni più freschi ma anche più diretti e spontanei.

7_Parliamo un po’ dei tuoi progetti musicali.

“Dicono” è il preludio di tante cose belle che stiamo preparando. Stiamo scrivendo un bel disco di cui sono molto fiero, non sappiamo ancora quando uscirà e stiamo preparando anche dei live per l’estate, quindi ci sarà da suonare in giro con la mia band.

8_Per quanto riguarda le collaborazioni invece?

È un periodo molto interessante perché questa collaborazione con Enrico sta aprendo le porte a diverse conoscenze con altri artisti. Sono del parere che la condivisione nel mondo della musica è la cosa più bella, all’estero la fanno molto di più mentre in Italia siamo più scettici perché non ci piace molto l’idea di condividere qualcosa con qualcuno. La musica è condivisione, quindi queste nuove conoscenze mi stanno formando tanto e chissà qualche collaborazione con qualche artista…

9_Se dovessi sognare una collaborazione con qualcuno.?

Ligabue. Con lui no non lo farei perché è stato un punto di riferimento così importante che non riuscirei a fare un brano insieme. Ascoltavo le principali band inglesi come gli U2, Oasis, Pink Floid, poi mi sono avvicinato al cantautorato italiano ascoltando Ligabue e da lì me ne sono innamorato. Ho pensato che volevo anche io scrivere canzoni e cantarle, quindi lui è stato un dei miei primi punti di riferimento italiani. Un cantante però non cui desidererei fare una collaborazione, sognando  in grande, è Cesare Cremonini.

Written by Redazione Lattemiele

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