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Sfera Ebbasta si difende: «se tuo figlio spaccia, non è colpa mia»

Il trapper italiano Sfera Ebbasta – dopo l’ennesimo attacco – ha deciso di parlare e difendersi, pubblicando due video sul suo profilo

Se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta? Si legge questo nella didascalia del post pubblicato dal King della Trap italiana: due video in cui il cantante milanese si foga e difende dai continui attacchi ricevuti dai media, autorità ed haters.

«Raga non ho mai detto niente, sono sempre stato zitto. Ho sempre cercato di fare il superiore e di farmi scivolare addosso la cosa però noto che sta diventando veramente ridicola. Sta diventando tragica la situazione. Sono mesi che mi sveglio e ogni giorno trovo il mio nome su qualche giornale, piuttosto che su qualche telegiornale, in cui vengo diffamato gratuitamente. Gratuitamente raga, in cui vengono presi di mira i miei testi. E io mi chiedo: ma in un paese come l’Italia in cui ci sono un miliardo di problemi… Ma questi dove trovano il tempo per analizzare i miei testi? Cioè, non hanno niente da fare? Gente pagata da noi con le nostre tasse che, invece di lavorare, resta li a perdere tempo ad analizzare i testi di Sfera Ebbasta per capire se incita o meno l’uso di sostanze stupefacenti».

Nel secondo video Gionata Boschetti – vero nome del cantante – continua lo sfogo in sua difesa, affermando:

«Ma quando mai? Quando mai ho detto “raga drogarsi è giusto”? Quando mai ho detto “fate questo piuttosto che quest’altro”? Mai fatto, mai fatto. Io ho parlato di me stesso, di quello che ho fatto io e quello che è stata la mia vita e non mi sono mai nascosto dietro un dito. Quello che ho voluto dire, l’ho detto Quello che dovevo fare, l’ho fatto. Però mi sembra ridicolo adesso puntare il dito contro di me e dire: “Sfera Ebbasta è il demonio, Sfera Ebbasta incita alla droga, Sfera Ebbasta è un cattivo esempio per i ragazzini”».

I toni si fanno più accesi non solo per la sua giovane età – altra caratteristica che lo accomuna a pubblico e fan – ma anche perché le accuse che da mesi pesano sulle spalle del ragazzo sono per altro, pressoché campate in aria:

«Col ca**o, il ca**o! Se i ragazzini, invece che perdere tutto il tempo per stare in strada, si dedicassero come ho fatto io ad andare in studio, si dedicassero alla musica… Troverebbero di sicuro una strada alternativa a quella del cazzeggio. I ragazzini mi prendono come esempio non perché mi fumo le canne ma perché ce l’ho fatta».

Una persona intelligente sa però, caro Sfera, che purtroppo il rovescio della medaglia è sempre da tenere in considerazione. Forse più di quanto si pensa.

Written by Sara Caironi

A far la radio comincia Alex Intermite

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