giovanna botteri resilienza
Credits: Instagram @bigodino.it
in ,

Achille Lauro e Giovanna Botteri al Festival della rivincita e della rinascita

Scopriamo insieme i punti di vista di Achille Lauro e Giovanna Botteri su quello che è il Festival della rivincita e della rinascita italiana

Durante la serata finale del “Festival della rivincita e della rinascita” sarà ospite la giornalista, inviata, corrispondente dall’estero Giovanna Botteri, in qualità di co-conduttrice:

“Sono emozionata, preoccupata, tesa. Stanotte non sono riuscita a dormire. È quasi peggio di essere sotto alle bombe. Il motto di questo Sanremo è non dimenticare ma accarezzare le ferite. Io dovrei ricordare quello che è successo e che sta succedendo. Dovrei ricordare anche come si può e si deve vivere con questa ferite”

“C’è un’Italia che ci sta guardando, con il cuore che batte assieme al nostro e con la voglia di battersi e uscirne. Credo di essere qua stasera principalmente per questo motivo”

ha concluso la giornalista che ancora non sa cosa si appresterà a fare sul palco dell’Ariston. Non sembrano però essere previsti grande appelli o performance canore. A proposito, invece della capacità di fare ironia sulla propria estetica – vista la bufera di qualche tempo fa – la giornalista ha risposto:

“Mi hanno chiamata per quella che sono, così come sono. È un po’ la rivincita delle nerd: se ce l’ha fatta lei, ce la fanno tutte! Dobbiamo piacerci e tollerarci anche se non rispettiamo tutti i canoni estetici”.

Achille Lauro e Giovanna Botteri al “Festival della rivincita e della rinascita”

Gli ospiti della serata finale: Achille Lauro

Per la prima volta Achille Lauro, l’autore dei quadri visivi, è intervenuto alla conferenza stampa quotidiana del Festival:

Il progetto è costato mesi e notti intere di lavoro. Non mi sono semplicemente infilato un costume. Quest’anno non ci sono personaggi, non ho voluto fare scalpore. C’era la voglia di fare di più. Le canzoni si scrivono e si interpretano perché ormai sono anche performance visive

“Ho voluto non essere un semplice ospite ma uscire dalla mia zona confort. Ho voluto incarnare vari generi musicali, interpretandoli con l’utilizzo di musiche e icone: glam rock, rock’n’roll, pop, punk e la musica classica (stasera si esibirà con “C’è la vie”). Anche se non ne fossi stato all’altezza, come ha detto Elodie, sono onorato di essere stato preso in considerazione”.

A proposito dalle critiche ricevute a seguito delle performance:

La musica ha cambiato la storia dell’umanità, il modo di pensare, vestire, usi e consumi, liberato le donne. Passando in questi mondi, attraverso i miei quadri, ho voluto incarnare questo concetto forte. Non ho la presunzione di cambiare ciò che le persone pensano. Ho solo voluto portare qualcosa in più della mia semplice performance. Già l’anno scorso ho fatto il mio: non avevo bisogno di fare il trasgressivo. Sono qui per far conoscere la musica e andare più a fondo”.

Written by Sara Caironi

mahmood festival rinascita

Sanremo 2021 è il “Festival della resilienza”

Gilda Balducci e Max Occhiato

I due delle 2 6 marzo