davide shorty sanremo post
Credits: Instagram @davideshorty @albertoromano_ph
in

Davide Shorty: “Sanremo è un amplificatore gigante per la voce di un artista”

Davide Shorty ci ha raccontato il suo Sanremo, un amplificatore gigante per la voce di un artista. Leggi e ascolta l’intervista!

Davide Shorty ci ha raccontato il suo Sanremo, un amplificatore gigante per la voce di un artista. Leggi e ascolta l’intervista!

album-art

Davide Shorty: “Sanremo è un amplificatore gigante per la voce di un artista”

 

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Davide Shorty, all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni giovedì dalle 21.00.

1_ Come sta andando il post-Sanremo, sei volato a Londra?

Sono molto contento. Sto immagazzinando ed elaborando le emozioni delle scorse settimane. Vivo a Londra ormai da 11 anni. Mi sono creato un piccolo tempio in cui ho tutti i miei dischi, i campionatori, le tastiere…

2_ Hai fatto una bella gavetta artistica. Come hai vissuto l’esperienza televisiva all’Ariston?

Diciamo che non mi sono fatto mancare niente (ride ndr)! È stata bellissima: una delle cose più emozionanti che ho mai fatto in vita mia.

Mi ha dato modo di conoscermi, di capire come reagiscono il mio corpo e la mia mente a un determinato tipo di pressione, a un contesto mediaticamente così esposto. È un amplificatore gigante per la voce di un artista. Ogni volta che ricevo una cover di “Regina”, mi si spalanca il cuore. È qualcosa di inspiegabile.

La tv è uno strumento affascinante, talvolta controverso. Nella mia modestissima esperienza sono stato fortunato ad avere avuto la possibilità di esprimermi come meglio credevo e volevo. Spero che questo sia arrivato al pubblico e sia anche il motivo per cui le persone continuano a seguirmi.

3_ Hai raccontato la tua storia nel singolo “Cervello in fuga” contenuto in “fusion a metà” (disco uscito il 5 marzo 2021). In questo singolo c’è tutto il tuo percorso musicale. Perché te ne sei andato a 20 anni da Palermo?

Era una scelta che dovevo prendere in quel momento della mia vita. Sentivo il bisogno di vivere in un luogo in cui non mi sentissi costantemente giudicato. Palermo in quel periodo storico, per un artista, era abbastanza pesante da vivere. Ogni volta che ci torno mi rendo conto quanto stia migliorando come realtà e si stia aprendo.

Al di là di tutto, volevo ringraziare voi di LatteMiele per aver mandato in onda un brano come “Cervello in fuga” che non è di certo un classico radiofonico.

4_ Com’era la situazione backstage a Sanremo?

Inesistente. A parte Orietta Berti e Bugo non ho visto nessun altro. Purtroppo eravamo blindati, ognuno in camera d’albergo o nel proprio appartamento preso in affitto. Le interazioni tra concorrenti erano limitate all’andare in studio per cantare o fare le prove. Era veramente difficile riuscire a incontrarsi.

Davide Shorty: “Sanremo è un amplificatore gigante per la voce di un artista”

5_ Conoscevi già qualcuno delle Nuove Proposte?

Ho avuto modo di instaurare un bel rapporto con tutti i ragazzi con cui ho fatto un percorso da ottobre a questa parte (Sanremo Giovani). Conoscevo già molto bene Wrongonyou e Folcast. Si sono riconfermati belle persone e grandi artisti.

6_ “Non si mangia una canzone” è una provocazione?

È un singolo in collaborazione con dj Gruff e Gianluca Petrella. È una frase che mi sentivo sempre ripetere quando ero piccolo e vivevo a Palermo. Era uno dei motivi per cui me ne sono andato dalla mia città. Ora, ogni volta che torno sappiate che “io mangio con le canzoni”!

7_ Quanto ti ci è voluto per “iniziare a mangiare con la musica”?

Ci è voluto un po’. Qui a Londra ho iniziato a mangiare con la musica quando ho iniziato a suonare nei locali e insegnare. Ho avuto modo di lavorare anche come turnista e corista. Ho fatto una lunga e faticosa gavetta perché, per me è tutto gavetta.

8_ A Londra Batman e in Italia star. Giri i locali di Londra?

Giro un po’ dove mi porta la musica, ho suonato anche per strada. Ho suonato ovunque: dai palchi piccoli a quelli storici come lo Shepherd’s Bush Empire, su cui mi sono esibito due volte. È una città che ti forma tantissimo.

9_ È uscita la prima metà del tuo disco (“fusion a metà”) e hai alle spalle l’esperienza dell’Ariston. Cosa succederà ora?

È uscita la prima metà del disco “fusion a metà”. Il 30 aprile 2021 uscirà il disco completo “fusion punto”, senza maiuscole ne bisogno di spiegarsi. Tornerò in Italia per cercare di organizzare quanto prima il tour. Sto aspettando con grande euforia il momento in cui si potrà tornare a esibirsi.

Biografia: Davide Shorty

Davide Shorty è un cantautore, rapper e producer di Palermo capace di far convivere la sua inconfondibile voce soul con sonorità innovative e melodie contaminate da jazz e rap. Nel 2016, dopo essersi posizionato 3° alla nona edizione del talent show X Factor (Dicembre 2015), il cantante siciliano firma per Macro Beats, una delle più importanti etichette indipendenti italiane che pubblica il suo primo album ufficiale “Straniero”, lavoro che lo porta ad esibirsi sui palchi di tutta Italia parallelamente alle prestigiose collaborazioni con artisti del calibro di Robert Glasper, Jordan Rakei e Mr Jukes (Bombay Bicycle Club), Funk Shui Project, Roy Paci, Elio e Daniele Silvestri.

Nell’ottobre 2020 viene selezionato per partecipare a Sanremo Giovani 2020 con il brano Regina. Shorty partecipa poi al Festival di Sanremo 2021, nella sezione Nuove Proposte, classificandosi secondo. Il brano in gara vince il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”, il Premio Lunezia e il Premio “Enzo Jannacci”.

Written by Redazione Lattemiele

Il miglior repertorio musicale 24 ore su 24, spaziando dagli anni ‘70 ad oggi con una scaletta attentamente studiata e selezionata.

wrongonyou dubbi

Wrongonyou: “Mettersi in dubbio aiuta a migliorare”

Francesco Bianco

Wake Up 26 marzo