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Credits: IG @sofiaasole
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Sofia Sole: «Canto del mio mondo a metà fra America e Italia»

Sofia Sole ci ha raccontato il suo percorso di studi a cavallo fra Italia e America. Leggi e ascolta l’intervista completa!

Sofia Sole ci ha raccontato il suo percorso di studi a cavallo fra Italia e America. Leggi e ascolta l’intervista completa!

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Sofia Sole: «Canto del mio mondo a metà fra America e Italia»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Diego Belfiore a Sofia Sole all’interno di Giovane Fuoriclasse: il programma serale di Radio LatteMiele in onda ogni venerdì dalle 21.00.

1_ Ci racconti del tuo primo brano in italiano, come mai questa svolta?

Ho deciso di cambiare perché l’italiano credo sia più sincero dell’inglese e arriva a più persone. “Un giro di troppo” è il primo singolo in questa lingua.

2_ Hai lavorato al testo con Federica Morrone e con Gianmarco Grande alla produzione, come li hai trovati?

In realtà Gianmarco Grande mi seguiva da anni su Instagram ma io, non l’avevo mai notato. A un certo punto gli ho mandato un messaggio chiedendo di lavorare assieme. Da lì è nato tutto. Fede è diventata la mia migliore amica e con Gian ci vediamo tutti i giorni per lavorare in studio.

3_ Hai un livello molto alto per essere una cantante emergente, raccontami un po’ la cronologia del tuo percorso.

Ho partecipato a The Voice of Italy e poi mi hanno preso in una scuola d’arte a Los Angeles con una borsa di studio. Sono stata lì 3/4 mesi, ho studiato, ho avuto un produttore americano e ho fatto musica house, mi sono divertita moltissimo. A Los Angeles all’università di musica, teatro e cinema, il corso di “music performance”(presenza scenica, recitazione). Poi ho studiato e preso il  diploma a New York nella scuola che ha frequentato anche Lady Gaga.

4_ Hai studiato anche in Italia, quali sono le differenze tra l’America e l’Italia?

L’Italia è molto più scolastica come modo di fare, lavori molto da solo, studi tanta teoria invece in America fai tutto insieme. C’è molta meno competizione e molta più voglia di lavorare tutti insieme, tutti in gruppo. È una cosa che a me piace da morire: amo lavorare con tanta gente senza invidia. Il metodo americano mi ha aiutato molto in questo.

5_ In questo contesto hai incontrato CeCe Rogers, è stato un caso?

No, in Sardegna in vacanza con dei miei amici. Me l’hanno presentato e gli ho cantato un pezzo di Nina Simone, lui è rimasto scioccato perché non credeva che un’italiana potesse sapere così bene l’inglese. Si è innamorato della mia voce e abbiamo iniziato a lavorare insieme.

6_ Modo di lavorare italiano e modo di lavorare americano, li hai vissuti entrambi: quali sono le principali differenze?

In Italia, quindi con Gianmarco e Federica è come stare a casa: lavoriamo dalla mattina fino alla notte e trascorriamo molto tempo insieme. I produttori americani invece sono molto più fiscali, sono sempre di fretta e lavorano in diecimila non in tre persone.

7_ Mi hanno detto che in America canti il pezzo e lo registri e come viene viene, invece in Italia rimuginiamo tanto.

Esatto, con i produttori americani il pezzo esce in un giorno, quando lo faccio con i miei collaboratori italiani invece, li chiamo tutti i giorni perché voglio sempre apportare qualche amico.

8_ Ora stai studiando In Italia.

Adesso mi sto laureando alla Cattolica a Milano e poi vorrei andare di nuovo a studiare a New York, per tornare poi in Italia a lavorare. Vorrei saper fare di più, specializzarmi, invece che essere semplicemente una bella voce.

Biografia Sofia Sole

Giovane artista italiana, bilingue (inglese) grazie al percorso di studio internazionale. Dopo aver studiato musica per più di 6 anni, ha deciso di partecipare a The Voice of Italy, un’esperienza davvero significativa. Ha raggiunto più di 1 milione di visualizzazioni su YouTube e il primo posto nelle tendenze appena dopo l’esordio della puntata grazie alla cover del brano “People help the people”. Ha poi proseguito la formazione al conservatorio AMDA a Los Angeles, dove ha approfondito la conoscenza musicale, presenza scenica, songwriting e recitazione.

Grazie al percorso di studi ha poi vinto una borsa di studio. Un grande cambiamento è avvenuto quando ha conosciuto Cece Rogers. L’incontro è stato molto emozionante, ha cantato Feeling Good di Nina Simone a cappella e la settimana dopo erano già in studio a registrare. In una delle sue interviste, Cece ha descritto il momento dicendo: “Ci sono persone che possono duplicare Nina Simone, e poi ci sono persone che possono prendere ciò che Nina Simone ha dato e metterci una parte di sé, ed è esattamente quello che questo ragazza ha fatto”. Il primo singolo “Emotional” prodotto da Cece Rogers ha raggiunto più di 180K streaming. È stato aggiunto a più di 100 playlist Spotify e ha raggiunto il 26° posto nella UK Upfront Club Chart.

Written by Redazione Lattemiele

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