intervista ron
Credits: IG @ron.rosalinocellamare
in ,

Ron: «Sarebbe bello che i rapper italiani cantassero di più»

Ron ci racconta dei suoi 50 anni di carriera e di cosa pensa delle nuove generazioni di rapper e cantautori. Leggi e ascolta l’intervista!

Ron ci racconta dei suoi 50 anni di carriera e di cosa pensa delle nuove generazioni di rapper e cantautori. Leggi e ascolta l’intervista!

album-art

Ron: «Sarebbe bello che i rapper italiani cantassero di più»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Andrea D’Agostino a Ron all’interno di Arena Lattemiele: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00.

1_ Quest’estate hai festeggiato 50 anni di carriera. Com’è stato questo raggiungere questo traguardo?

Sono contento, anche se 50 anni sono tanti quando fai un lavoro del genere. Mi ricordo che quando ero ragazzino e andai a Sanremo a 16 anni, c’erano alcuni artisti della mia età che l’anno dopo già non c’erano più. Per questo dico che non è così facile. Bisogna avere molta fortuna ma anche tanta passione.

2_ In questi anni ti è mai capitato di risentire i tuoi primi dischi e LP? Come ti sei ritrovato?

Certo. Sentivo questo bambino che cantava però ero ammirato da ciò che cantava, perché erano brani un po’ strani: non avevano una connotazione di genere però erano particolari. Avevo cercato di fare cose diverse.

3_ Avevi quella fantasia e creatività ingenua che si ha da piccoli.

Esattamente. Già da allora avevo i miei riferimenti, America e Inghilterra. Quando ero ancora più piccolo, Morandi e Celentano.

4_ In questi anni, hai mai fatto un bilancio?

No, non ci ho mai pensato perché mi dava un po’ di tristezza. Secondo me, i bilanci devi farli ogni giorno perché è importante il come vivi.

5_ Nel tuo nuovo singolo “I Gatti” si è parlato molto, appunto, di gatti. In casa tua però non hai felini, ma cani.

Se io sapessi che i miei cani accettassero gatti, li prenderei.

6_ Hai trovato più ispirazione nei gatti, però, che i tuoi familiari hanno in casa. Forse perché è una creatura più misteriosa?

Secondo me sì. Io amo i cani ma il gatto è molto più particolare. Ha sempre quell’essere altezzoso molto “english”, però ha anche quel lasciarsi andare a un certo punto. Sono animali fantastici.

7_ Tu con le collaborazioni e con le contaminazioni con altri artisti ormai sei di casa.

Ci sono alcuni artisti, come per esempio Biagio Antonacci, con i quali ormai siamo fratelli, nel senso che abbiamo fatto tante cose insieme, tournée insieme quando non era ancora nessuno.

8_ Siete anche vicini di casa, più o meno.

Lui vive a Bologna però ci sentiamo molto spesso.

9_ Tu ascolti tantissima musica, anche italiana: ti capita mai di ascoltare artisti giovani? Cosa ne pensi?

Ovviamente, soprattutto in radio. Credo che ci siano alcuni artisti veramente bravi, che scrivono bei testi. Poi in realtà secondo me si assomigliano tutti. Quando invece c’è il rap, dato che arriva dall’America, i rapper americani sanno anche cantare molto bene: sono eccezionali e con una voce pazzesca. Sarebbe bello che i nostri giovani rapper italiani si mettessero a cantare un po’ di più. Parlano benissimo, ma la musica così diventa una base!

10_ Un consiglio che ti senti di dare alle nuove generazioni di cantautori?

Stanno andando benissimo. Non ho consigli da dare, io non riuscirei mai a cantare rap, però ad esempio Ultimo è molto bravo: lo trovo in sintonia con cosa va adesso ma, a volte, anche no.

Written by Redazione Lattemiele

Il miglior repertorio musicale 24 ore su 24, spaziando dagli anni ‘70 ad oggi con una scaletta attentamente studiata e selezionata.

andrea d'agostino arena lattemiele

Arena LatteMiele – 29 novembre

simone rossi bio programma

Fin qui tutto bene – 28 novembre