Foto di Gionnyscandal seduto per terra
Foto di Gionnyscandal seduto per terra. Credits: @gionnyscandalreal
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GionnyScandal: «Con la “Family” ho un rapporto a tutto sincerità»

GionnyScandal ci ha raccontato del suo nuovo album e del rapporto con la “family”. Leggi e ascolta l’intervista al rapper!

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GionnyScandal: «Con la “Family” ho un rapporto a tutto sincerità»

Qui di seguito vi riportiamo l’intervista di Filippo Jarach e Francesco Bianco a Gionny Scandal all’interno de Il Filo Bianco: il programma pomeridiano di Radio LatteMiele in onda il sabato dalle 18.00.

1_ “Black Mood volume 2”. Perché?

È il sequel di quello uscito nel 2019. Arrivo da un periodo non troppo bello della mia vita e, mentre stavo scrivendo le canzoni del nuovo album, il produttore mi ha detto: “Fai il proseguo”. Io non ci avevo pensato!

2_ Spesso i rapper fanno gli album a volumi: avete così tante cose da dire e raccontare che un disco solo non basta? “Black Mood volume 2” ha 14 tracce: è ricco e particolarmente potente. Si parla di depressione e ansia in questi testi. Sono brani potenti con la voglia di uscire da questi stati.

Come ti dicevo fuori onda, è interpretabile. Sono contento che tu abbia trovato queste sfumature. Non è monotematico: ci sono dei pezzi dove faccio vedere alcuni miei lati, grazie al cielo diversi da questo “mood scuro”.

3_ Tra l’atro, un grande cantautore come Mario Lavezzi mi ha raccontato che chi scrive canzoni deve vivere male, altrimenti non si raggiunge l’obiettivo.

Sono d’accordo. Anche J-ax sostiene che “le belle canzoni le scrive chi soffre”.

4_Se ci pensi in Italia sono poche le canzoni famose che sono felici, tranne Jovanotti.

Sì vero, allora continua così.

5_ America. Ho letto che è un tuo sogno andare a viverci anche se hai paura di volare. Barbara D’Urso l’ha superata con un corso.

Più di volare ho paura di cadere, ma nessun corso può superarlo. Mi sono promesso che ci andrò a vivere e succederà. In caso vado in bicicletta (ride, ndr).

6_ Quando scrivi, com’è strutturato il tuo processo creativo?

Questo disco è stato scritto e composto nel cortile di casa mia, il luogo dove più vivo la malinconia e la nostalgia. A volte mi alzo mentre dormo perché mi viene in mente una top line, una melodia o sono in taxi e vedo qualcosa e da lì nasce l’ispirazione. Poi vado in studio e metto tutto insieme.

7_ Il giardino è tuo o condominiale? Prima che i condomini scendano e ti trovino a scrivere!

No, ho una casa indipendente.

8_ Scrivere non è un lavoro a compartimenti stagni: non è che ti alzi alle 07.00 e scrivi.

A tavolino non scrivi bene. La hit non la scrivi su imposizione: “Buongiorno”, il mio più grande successo, è stato scritto in cinque minuti con la febbre.

9_ Cosa pensano le persone che ti seguono del nuovo album?

È piaciuto. Avevo la paranoia del secondo volume, perché hai paura che sia piaciuto più il primo, come nei film o nelle serie TV.

10_ Porterai dal vivo questo album? Se sì, in che quando?

Sì, a inizio 2024 e succederà al 100%.

11_ Il rapporto con i fan. Si chiamano “Family”, come si sviluppa?

Semplicemente non avendola io, loro sono tutto quello che ho e io sono per loro non tutto, pero c’è un rapporto tale per cui ho detto di non voler fare come gli altri rap e dare nomi a caso: nel 2011 si chiamavano “Scandalers” e faceva schifo.

12_ Ci litighi anche?

Guarda loro mi mandano anche a quel paese, se qualcosa non va bene. Non è solo “sei bello” e “che bella canzone”, quello non serve a nulla: sono sinceri e io sono sincera con loro.

13_ 14 canzoni sono tante. Molti cantanti fanno album dopo aver fatto uscire 7-8 singoli, come se fosse una compilation. Tu sei rimasto fedele alla versione tradizionale, come mai

Erano due anni che non uscivo con niente. Ho pubblicato singoli, ma non con un album, e non potevo deludere le persone rilasciando dieci o undici tracce. Calcola che ne ho scritte quaranta, scartandone ventisei!

14_ Come si scartano? Magari a te non piacciono e alla gente, invece, vanno bene.

È quello il difficile. L’altro giorno le ho riascoltate e ce ne sono due che mi hanno fatto chiedere perché non le avessi inserite nel disco.

15_ È la scelta più complicata, perché la storia della musica ci insegna che quello che non voleva nessuno alla fine diventa una hit, come per esempio “Almeno tu nell’universo”. C’è questo rischio.

Esatto.

16_ Come sarà il tour?

So solo che canterò. Stiamo capendo se farlo con la band o senza, se utilizzare una scenografia oppure no.

17_ C’è qualcuno con cui vorresti collaborare? Tra i tanti duetti con un rap e un cantante pop, quello più famoso è sicuramente Dido con Eminem. Il rap con il melodico in Italia funziona, vorresti farlo con un uomo o una donna oppure preferisci essere te stesso e basta?

Guarda, sono sincero: non ascolto tanta musica italiana, però posso dirti che Mahmood mi piace.

Written by Redazione Lattemiele

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